Emoji come specchio della personalità

Trovare nuove chiavi interpretative del comportamento umano leggendolo attraverso i comportamenti online: questa è la proposta di Linda Kaye dell’università britannica di Edge Hill, Stephanie Malone ed Helen Wall, tre psicologhe autrici di un lavoro pubblicato su” Trends in cognitive sciences”, convinte che le faccine siano lo specchio della personalità dell’era digitale.

La comunicazione si avvale di comportamenti verbali e non verbali: trasferendo questi concetti alla comunicazione scritta, che ha avuto un boom nella forma prima degli SMS poi sulle varie piattaforme dei social network, si è assistito nel tempo all’inarrestabile boom delle emoji.

Le faccine sorridenti, scuramente, non sono così efficaci da sostituire l’interazione del “faccia a faccia” di un incontro reale ma le emoji sono entrate di prepotenza nella quotidianità della messaggistica arricchendo periodicamente il loro repertorio.

Nate negli anni ’90, ad opera di un’azienda giapponese, a distanza di una ventina d’anni si calcola che ad usarle sia oltre il 90% della popolazione.

Le emoji tendono a essere poste alla fine di un messaggio testuale, per non affaticare la lettura, quasi fossero un punto o un elemento rafforzativo di ciò che abbiamo scritto. Possono piacere o no: facce felici o tristi, ballerine di flamenco con i tacchi e vestiti rosso o il battere delle mani, oggi, sono parte della nostra vita digitale.

E’ dall’emoji che si capisce che la persona che la sta inviando pensa a qualcosa: non sarebbe stato possibile esprimere questa sensazione solo a parole. E’ una soluzione efficace quando non è possibile vedere la persona con cui si sta comunicando e la scelta dell’icona che si fa può chiarificare la frase che accompagna.

Nello studio pubblicato nel 2016, sono stati individuati alcuni tratti della personalità attraverso l’uso che le persone fanno degli emoji; uno dei risultati più importanti è che le persone che li usano tendono ad essere più simpatici e abbiano più empatia. Il modo in cui utilizziamo le emoji può modificare in profondità la percezione che gli altri hanno di noi e conseguentemente influire sulle relazioni sociali.

Gli psicologi ritengono che l’emoji sia l’unica opzione, in futuro, per le persone che vogliono interagire in modo produttivo, “Chi non le userà non sarà in grado di comunicare in modo efficace e, quindi, non susciterà una risposta emotiva“.

 

Valentina G.

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